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sabato 2 giugno 2012

Oh Mameli.....


A volte mi domando dov’è finita l’Italia, anzi, dove sono finiti gli italiani?
In un momento così delicato per il paese, stretto tra crisi economica e disgrazie varie, la progressiva perdita di credibilità del nostro tricolore nel mondo inquieta non poco.
Sembra che ultimamente non ci sia cosa che in Italia si sappia più fare, niente ci riesce più bene, anche se a veder bene, l’italiano è sempre stato bravo a confondere, a mascherare, a dar a d’intendere che……
La nostra politica, pagata profumatamente ad ogni singolo deputato o senatore eletto, è attualmente in mano a dei “tecnici” (pagati anche loro, che diamine!), che tecnicamente stanno “risanando” i conti, pescando nelle sicure acque dei contribuenti più modesti, del ceto medio, dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, senza per questo farsi alcun scrupolo, non avendo essi elettori ai quali dover qualcosa.
 E la parata della Festa della Repubblica di oggi, mi conferma quanto ripieni di niente sappiano essere i nostri politici! Con che coraggio vedranno sfilare mezzi e soldati, che altrimenti potrebbero essere utili a spalare macerie ed a ricostruire?
E’ certo che la situazione fosse davvero critica, come è certo che negli ultimi anni la politica avesse pensato a tante cose, ma non sicuramente al bene del paese e che quindi, quando ti accorgi di avere un tubo che perde e sai di averlo trascurato da tempo,  chiami un “tecnico” a ripararlo, così, tu hai fatto quanto potevi  e la responsabilità del lavoro la lasci a lui!
Né in questo momento mi è facile parlare della gestione degli eventi naturali, fatta salva la voglia di solidarietà degli italiani, che a dire il vero però, ormai sanno manifestare quasi solo con candele accese su Facebook ed eventi virtuali, in cui abbondano i “mi piace”!
Se poi guardo al vacuo ed all’effimero e guardo il dorato mondo del nostrano pallone, allora la disperazione diventa ancora più cupa! Oltre alla pessima immagine che stiamo trasmettendo al mondo, della solita maccheronica e disonesta gestione delle cose, dispiace anche vedere che uno scandalo importante come quello delle scommesse, venga gestito da tutti in maniera individuale, con tutti pronti a difendere uno solo perché appartenente alla propria squadra e a farne una difesa d’orticello, senza auspicare una vera pulizia generale!
Però, nonostante tutto, voglio terminare in maniera positiva, avendo or ora visto una pubblicità di alcuni bambini che cantano il nostro inno e visto che tra le Olimpiadi e gli Europei di calcio, lo sentiremo spesso suonare, voglio  lasciare con le sue parole: “Noi siamo da secoli, calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: di fonderci insieme… già l’ora suonò”!
Come direbbe  il Saverio di benignana memoria all’amico Mario (dal film Non ci resta che piangere): “oh Mameli…. datti una mossa”!!!

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