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giovedì 21 giugno 2012

L'Italia vincerà gli Europei.... speriamo di no!!!

C'è un Italia che va avanti, ed è quella calcistica, che passa ai quarti di finale del Campionato Europeo. Già dire che c'è un Italia che va avanti di questi tempi, è cosa altamente emozionante.
Allunghiamo i nostri sogni di incrollabile fede calcistica a domenica sera e poi possibilmente a più avanti, magari alla finale!
L'unico dubbio che ci assale, è se sia il caso che l'Italia vinca gli Europei....
Fino a poco tempo fa, un'eventuale vittoria avrebbe visto una gioia collettiva, magari anche di qualche nostro politico e forse ci sarebbe scappata un'orgia di festeggiamento a Palazzo Grazioli!
Adesso che siamo in mano ai "tecnici", quale occasione migliore per approfittare di un momento di isteria collettiva post-vittoria, di un momento di relax del popolo, per appioppargli una qualche tassa sottobanco!!!
A dire il vero, anche in passato qualche governo ha beneficiato di una "qualche" vittoria calcistica, ma un conto è salvare delle chiappe altrui e un conto è salvare le nostre....
Poi, un tecnico è un tecnico, non può guardare tanto al lato sentimentale delle cose, anzi da questo deve saper trarre spunto.
Poi, chissà, magari da campioni Europei ti presenti meglio anche a Strasburgo? Pure la Merkel ti dovrebbe un inchino?
Non lo so', il cuore mi dice "forza azzurri", ma forse è meglio tifare Spagna, che anche loro ne hanno tanto di bisogno (del cuore, della vittoria, delle tasse???)....



sabato 2 giugno 2012

Oh Mameli.....


A volte mi domando dov’è finita l’Italia, anzi, dove sono finiti gli italiani?
In un momento così delicato per il paese, stretto tra crisi economica e disgrazie varie, la progressiva perdita di credibilità del nostro tricolore nel mondo inquieta non poco.
Sembra che ultimamente non ci sia cosa che in Italia si sappia più fare, niente ci riesce più bene, anche se a veder bene, l’italiano è sempre stato bravo a confondere, a mascherare, a dar a d’intendere che……
La nostra politica, pagata profumatamente ad ogni singolo deputato o senatore eletto, è attualmente in mano a dei “tecnici” (pagati anche loro, che diamine!), che tecnicamente stanno “risanando” i conti, pescando nelle sicure acque dei contribuenti più modesti, del ceto medio, dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, senza per questo farsi alcun scrupolo, non avendo essi elettori ai quali dover qualcosa.
 E la parata della Festa della Repubblica di oggi, mi conferma quanto ripieni di niente sappiano essere i nostri politici! Con che coraggio vedranno sfilare mezzi e soldati, che altrimenti potrebbero essere utili a spalare macerie ed a ricostruire?
E’ certo che la situazione fosse davvero critica, come è certo che negli ultimi anni la politica avesse pensato a tante cose, ma non sicuramente al bene del paese e che quindi, quando ti accorgi di avere un tubo che perde e sai di averlo trascurato da tempo,  chiami un “tecnico” a ripararlo, così, tu hai fatto quanto potevi  e la responsabilità del lavoro la lasci a lui!
Né in questo momento mi è facile parlare della gestione degli eventi naturali, fatta salva la voglia di solidarietà degli italiani, che a dire il vero però, ormai sanno manifestare quasi solo con candele accese su Facebook ed eventi virtuali, in cui abbondano i “mi piace”!
Se poi guardo al vacuo ed all’effimero e guardo il dorato mondo del nostrano pallone, allora la disperazione diventa ancora più cupa! Oltre alla pessima immagine che stiamo trasmettendo al mondo, della solita maccheronica e disonesta gestione delle cose, dispiace anche vedere che uno scandalo importante come quello delle scommesse, venga gestito da tutti in maniera individuale, con tutti pronti a difendere uno solo perché appartenente alla propria squadra e a farne una difesa d’orticello, senza auspicare una vera pulizia generale!
Però, nonostante tutto, voglio terminare in maniera positiva, avendo or ora visto una pubblicità di alcuni bambini che cantano il nostro inno e visto che tra le Olimpiadi e gli Europei di calcio, lo sentiremo spesso suonare, voglio  lasciare con le sue parole: “Noi siamo da secoli, calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: di fonderci insieme… già l’ora suonò”!
Come direbbe  il Saverio di benignana memoria all’amico Mario (dal film Non ci resta che piangere): “oh Mameli…. datti una mossa”!!!