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venerdì 27 aprile 2012

Rivoluzione?


Mi sale su dallo stomaco una rabbia mai sopita…. la rabbia di vedere la mia nazione sempre più giù, tra tasse, balzelli e ingiustizie varie, vedere un popolo accartocciarsi su se’ stesso.
Ma come siamo finiti così? Com’è possibile che la nostra Italia sia diventata così povera e gli italiani così aridi  di proposte?
Dove sono finiti i giovani di sinistra (ma alla fine anche di destra…) che scendevano nelle piazze e contestavano tutto e tutti?
Dov’è finita la voglia di cambiare il mondo, che ogni giovane dovrebbe magari utopicamente avere?
Noto, che solo sui i social network c’è questa voglia di cambiamento e non esiste bacheca virtuale dove non si pubblichi la voglia di rivoluzione da condividere, esportare e soggetta ai “mi piace” di tutti gli amici a patto che la stessa rimanga però virtuale. Non possiamo aimè dire nemmeno che rimane “sulla carta”!!!!
Per fare la rivoluzione popolare ci vorrebbe tanta rabbia, che, anche se adesso sta montando progressivamente, bisognerebbe incanalarla in qualcosa di più tangibile di uno schermo virtuale…..
E poi, diciamocela tutta, fare una rivoluzione popolare e sperare di cambiare un paese, stando sganciati dai centri di potere militari, finanziari, politici è praticamente impossibile. Se la massa popolare si mettesse in moto autonomamente, potrebbe causare davvero dei danni al potere, ma chi la guiderebbe? Si potrebbero forse rifare le “giornate rosse” del maggio del 1920 a Viareggio, quando, per ben tre giorni, dal 2 al 4 maggio, la città venne isolata dal mondo per protesta contro l’uccisione di un giovane?
No, così non si può! Bisognerebbe sfruttare meglio le moderne capacità di comprensione della realtà che abbiamo, perché oggi ci si può documentare su tutto e si beve solo quello che si vuol bere, quindi l’ignoranza è una scelta che si fa coscientemente e non servono quindi “persone che sanno leggere e scrivere” a dire che è arrivato il momento di cambiare alla povera gente, come nel film di Sergio Leone “Giù la testa”!!!!!


1 commento:

  1. Ciao Beppe, la rivoluzione, come dici si fa nelle bacheche dei social. Dove sono i giovani? Fagocitati dalla mentalità berlusconiana . Ma molti vivono in famiglie che hanno vissuto e praticato ideali . Mio figlio fa scienze politiche a Pisa; stanno rinnovando i consigli di ateneo e gli studenti di sinistra sono divisi in gruppi e gruppetti, impegnati a contrastarsi anche con mezzucci discutibili( schiantare i manifesti avversari) ...imparano già a tenere divisa la sinistra, così siamo sicuri di non risollevarci mai. Finisco l'attacco di pessimismo e ti saluto. Fata C

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